associazioni non
riconosciute, socie di Srl, disciolte in via di fatto
Not.
Ernesto Quinto Bassi'
15.06.2001
Mi sono incartato:
ho una Srl, i cui soci sono le camere territoriali del lavoro della sardegna (CGIL),
che, per motivi diversi, una per fatti criminali, e l’altra per fatti
organizzativi, di fatto non esistono più e sono state, per così dire,
“inglobate” da altre due, territorialmente vicine ed anch’esse socie.
Al fine di
regolarizzare l’assetto societario mi si richiede un atto di cessione di quote,
non lo ritengo possibile in quanto mi manca,comunque un soggetto cedente.
Ho in mano solo
alcune determinazioni, di carattere politico, provenienti dagli organi
regionali, che danno atto della situazione e dell’avvenuta soppressione.
Di primo acchito
vedrei una sorta di atto ricognitivo da parte dell’assemblea che dia atto di
quanto avvenuto e del conseguente mutamento dell’assetto societario.
Stefano
Bigozzi
16.06.2001
Le camere del lavoro dovrebbero essere considerate come
associazioni non riconosciute, quindi il tuo problema va risolto mediante la
normativa specifica in materia di associazioni non riconosciute in particolare
facendo riferimento all'ordinamento sindacale nel cui ambito operano (hanno
operato) le camere del lavoro soppresse.
Secondo me, stante l'assoluta libertà di forme delle
associazioni non riconosciute tu puoi considerare le determinazioni
"politiche" come documentazione di uno stato di diritto intervenuto
sulla base degli ordinamenti propri delle associazioni di base e della
federazione cui esse appartengono, ragion per cui potrebbe dedursi che le quote
delle camere del lavoro "soppresse" siano state devolute (a seguito
di una liquidazione) alla federazione ovvero a quell'ente che, secondo
l'ordinamento sindacale, è destinatario del patrimonio delle camere soppresse.
Ovviamente la questione potrebbe complicarsi dal punto
di vista fiscale, ma non credo che ciò abbia rilevanza ai fini che ti
interessano.